Isabelle Naef Galuba
Grande collezionista, instancabile viaggiatore, erudito, mecenate illuminato e cittadino patriottico, il ginevrino Gustave Revilliod è nato per l’appunto a Ginevra nel 1817 e morto a Il Cairo nel 1890. La sua opera più significativa fu certamente la realizzazione del Musée Ariana, costruito sì per ospitare le sue collezioni ma soprattutto per sensibilizzare ed educare i visitatori. Sebbene oggi l’Ariana sia il Musée suisse de la céramique et du verre, inizialmente fu visto come un’istituzione enciclopedica con l’obiettivo di presentare attraverso gli oggetti e la loro contestualizzazione cronologica tutte le produzioni artistiche giudicate degne di interesse per il collezionista.
Il presente volume riunisce più di trenta contributi cuciti attorno alla figura di Gustave Revilliod, alla sua vita ricca di eterogenee passioni e attività, di cui siamo a conoscenza grazie ai numerosi documenti d’archivio. La sua famiglia, il suo entourage, le sue proprietà fondiarie nonché le origini della sua fortuna, i suoi viaggi in Europa e poi intorno al mondo – con una predilezione per l’Asia -, le sue opinioni politiche intrise di anticolonialismo, sono approfondite senza dimenticare la sua attività editoriale, le sue collezioni – più di trenta mila oggetti conservati oggi presso le istituzioni pubbliche ginevrine -, e infine il suo progetto per l’edificazione del museo. Idee, fatti e gesti di Revilliod consentono di dar luogo a un’analisi situazionale della fine del XIX secolo, momento in cui si sviluppano i primi grandi musei, l’entusiasmo per le grandi esposizioni universali, ma anche il consumo ostentato di oggetti esotici promosso dai grandi magazzini.
Isabelle Naef-Galuba è direttrice dal 2010 del Musée Ariana, Musée suisse de la céramique et du verre. Titolare di un master in storia dell’arte con una specializzazione nelle ceramiche, nonché di una formazione di tipo manageriale, è inoltre specializzata in informatica documentale per le collezioni patrimoniali.
Danielle Buyssens ha conseguito un dottorato in storia delle civiltà presso l’EHESS (Parigi), lavora nel campo della storia culturale di Ginevra con uno sguardo sulle arti e le collezioni pubbliche, in particolare quelle etnografiche. Autrice di numerose pubblicazioni, articoli e contributi in opere collettive, è stata insignita del Prix d’histoire 2010 presso l’Institut national genevois per il volume La Question de l’art à Genève, du cosmopolitisme des Lumières au romantisme des nationalités (2008). È conservatrice onoraria del Musée d’ethnographie di Ginevra.
Barbara Loth-Lochner ha un dottorato di ricerca in storia ottenuto presso l’Università di Ginevra. Conservatrice onoraria presso la biblioteca di Ginevra, è stata archivista presso l’Archivio di Stato di Ginevra, quindi conservatrice dei manoscritti e degli archivi privati alla biblioteca della stessa città, e responsabile delle collezioni speciali. Autrice di ricerche e pubblicazioni inerenti alla storia ginevrina nonché all’archivistica, si occupa inoltre della formazione degli archivisti presso le università di Berna e Losanna.