MY QUEST FOR THE ANCIENT ARTS IN POST-CULTURAL REVOLUTION CHINA
Testi di Fabienne Verdier. Postfazione di Corinna Thierolf
Un’artista che sfida la Rivoluzione Culturale per apprendere i segreti della pittura cinese
Era davvero ragionevole abbandonare tutto da un giorno all’altro e partire da sola nelle profondità della Cina comunista alla ricerca dei segreti dimenticati dell’antica arte cinese? Fabienne Verdier non se lo chiese mai: nei primi anni Ottanta, la brillante giovane studentessa di Belle Arti era praticamente posseduta dal desiderio di apprendere l’arte della pittura e della calligrafia, devastate dalla Rivoluzione Culturale.
E quando straniera, sperduta nella provincia del Sichuan, si ritrovò in una scuola d’arte gestita dal Partito, fu determinata ad affrontare la situazione: la lingua e la diffidenza dei cinesi, l’intollerabile mancanza di privacy, la povertà e la desolazione, le malattie e il sistema amministrativo inquisitorio. Dimenticandosi completamente dell’Occidente, divenne allieva di grandi artisti che, sebbene disprezzati e marginalizzati, la introdussero ai segreti e alle tecniche di un’arte millenaria.
Questa esperienza unica fu una vera e propria avventura, che generò un affascinante corpus di opere che combinano l’ispirazione dell’Asia orientale con l’arte contemporanea, come illustrato nel suo straordinario libro d’arte L’unique trait de pinceau (Albin Michel). Il presente libro, diario di viaggio autobiografico, è un’edizione inglese ampliata dell’originale pubblicato da Albin Michel; al volume, già riccamente illustrato, sono state aggiunte diverse fotografie a colori, oltre a un indice completo e un glossario.
Fabienne Verdier è pittrice; durante la sua carriera ha dovuto confrontarsi con sistemi di pensiero di diverse culture ed epoche. Questo background ha fornito materiale per diversi affascinanti libri pubblicati da 5 Continents Editions negli ultimi anni, tra cui ECHO. Carnets d’atelier (2017-2022), Sur les terres de Cézanne, The Song of Stars – Le chant des étoiles e Rainbow Paintings. Fabienne Verdier (di Corinna Thierolf).
Corinna Thierolf è storica dell’arte e curatrice indipendente. Fino al 2020 è stata curatrice capo presso la Pinakothek der Moderne di Monaco di Baviera; per venticinque anni ha contribuito a plasmare l’istituzione attraverso numerose mostre, acquisizioni e pubblicazioni, tra cui quelle su Georg Baselitz, Joseph Beuys, Dan Flavin, Anselm Kiefer, Walter de Maria e Andy Warhol. Il suo lavoro attuale si concentra sul rapporto tra collezioni private e pubbliche.