Questo volume costituisce l’esordio editoriale di Patricio Reig, fotografo ispano-argentino residente a Milano, e ne mette in luce un tema per lui fondamentale quale il ritratto di donna. Attraverso la sua fotografia spiega il sottile equilibrio del suo immaginario femminile: il verso come l’ovvio, il rovescio come la sua contrapposizione. Così, un volto e la nuca, il dietro e il davanti, la luce e l’ombra si incontrano per dar vita alla magia di un ritratto.
Patricio Reig stampa e fissa le sue immagini su carte speciali provenienti dall’Oriente, piegate e ripiegate, e infine oggetto di un bagno di caffè e iposolfito di sodio. Il risultato raggiunto lo affascina fin dai primi esperimenti: le macchie di caffè accidentali diventano cicatrici che connotano ciascuna fotografia e, di conseguenza, ognuna delle storie raccontate.
Come egli stesso afferma “un ritratto non è una registrazione unica dell’identità, ma è la stratificazione di molti altri elementi. Per tanto, l’immagine può anche essere segmentata, ricucita e persino piegata, senza perdere la sua essenza”.
Patricio Reig (San Juan, Argentina, 1959) dopo un dottorato in architettura a Barcellona ha intrapreso la strada della fotografia in maniera autodidatta. La sua carriera si è sviluppata tra Barcellona, Buenos Aires e Milano, dove attualmente vive e lavora. È da sempre interessato alla sperimentazione di processi fotografici alternativi. Le sue fotografie sono conservate in diverse collezioni pubbliche e private in America, Europa e Asia.